Caro lettore di questo Blog, ti comunico che chi ama la Scuola ha fondato oggi a Roma l’Associazione "CHIAMALASCUOLA".
Caro lettore di questo Blog, Simonetta Salacone, insieme ad alcuni genitori dell’Iqbal Masih, ha dato vita ad un nuovo soggetto sociale che vuole contribuire alla crescita del sapere, della conoscenza e della cultura del nostro Paese: chiamala Scuola, questa voglia di fare rinascere tra i cittadini la speranza per un domani migliore.
Caro lettore di questo Blog, per difendere il Futuro nostro e dei nostri figli, chiama la Scuola a settembre, la tua scuola, ed organizza con gli insegnanti, i genitori e gli studenti tutto quello che ritieni più necessario ed utile per fermare il declino della nostra società, avviato con i tagli finanziari di Tremonti e con i modelli scolastici ereditati dal passato della Gelmini.
A settembre.
NON RUBATECI IL FUTURO 
Ormai a settembre ci siamo e a me da qualche giorno frulla un’idea per la testa: trovare il modo di rendere evidente che quello che accade non è fatto in mio nome. Non sono io che respingo i disperati verso la morte, non sono io che voglio destinare le poche risorse disponibili solo a chi è in grado di ricattare il governo, non sono io che licenzio 18.000 precari, non sono io che intimidisco la stampa libera e faccio circolare dossier segreti per infangare i miei nemici. L’Italia è ammalata, dunque. e cosa si fa su di una nave quando c’è un’epidemia: si alza la bandiera gialla.Perchè non lo facciamo anche noi? Indossiamo qualcosa di giallo. Un fiocco, un fazzoletto, un braccialetto, una cintura, tutto quello che ci suggerisce la fantasia. Andando in giro con qualcosa di giallo denunciamo questa malattia. Certo, non è la soluzione ai problemi, però non sarà facile sbandierare sondaggi plebiscitari quando basterà fare un giro intorno a casa per scoprire che di persone che non sono d’accordo ce ne sono tante, molte più di quante non ne ammetta la propaganda.Mettiamoci qualcosa di giallo. Potrebbe diventare il vaccino per l’epidemia che ci sta uccidendo.Settimio Marcelli