PUO’ SEMBRARE UNO SCHERZO, MA PURTROPPO NON LO E’!

 

Recenti articoli sui giornali riportano quanto previsto nel nuovo contratto dei dirigenti scolastici, in applicazione del decreto Brunetta. Chi osi criticare il Ministro, tranne che si tratti di libera espressione del pensiero, verrà sanzionato con sospensione dello stipendio da 10 giorni a 6 mesi! Sanzioni anche per chi si aggiri a scuola senza il cartellino con il proprio nome, per chi non abbia apposto la targa con il nome fuori del proprio ufficio, per quei dirigenti che abbiano alterchi con i genitori o colludano con il personale docente ed ATA in caso di assenze ingiustificate … e via dicendo.

Primo: ma si rendono conto Gelmini e Brunetta che stanno parlando di Scuole, di luoghi in cui la relazione umana è fondamentale e non è certo definita burocraticamente dall’incontro fra estranei e dipendenti con il cartellino? (sarebbe come imporre il cartellino ai padri e alle madri, visto che insegnanti e dirigenti scolastici assumono  direttamente dai genitori la patria potestà, nel momento in cui vengono loro affidati i minori!)

            Secondo: ma i suddetti ministri sanno che la Scuola è luogo non di automatica trasmissione delle conoscenze, ma di continua  ricerca didattica,  affinché l’incontro fra i saperi disciplinari e i minori promuova educazione e alfabetizzazione culturale? (e che, quindi, i docenti e i dirigenti non svolgono funzioni impiegatizie ed esecutive, ma un’altissima funzione di ricerca educativa,  che mette al centro la  ricchezza e la significatività delle  relazioni e che è affidata loro dalla Repubblica).

            Terzo: ma se non ci si fida degli educatori,  come si pretende di assegnare loro una funzione tanto delicata   quale è quella di far crescere  i nostri bambini e adolescenti e di renderli capaci di essere cittadini attivi, interessati, critici? (e come si formano le coscienze libere, se al personale si impongono limiti di  espressione del pensiero e  di  critica?)

             Ma questa  è, purtroppo, la cifra di  questi tristi tempi, in cui   si esercita   il governo del Paese mostrando ai cittadini  “sudditi” la faccia prepotente del potere, tentando di imporre il pensiero unico attraverso i “media” e attraverso disposizioni e decretazione severe  (mentre chi governa abusa spesso  della propria funzione, malversa,  utilizza per proprio tornaconto i beni di tutti, si arricchisce alle spalle del Paese, promuove cattive riforme e impoverisce le istituzioni e i servizi destinati a tutti i cittadini, indebolendo così anche le ragioni della coesione sociale e dell’unità del Paese).

            Come dirigente scolastico in pensione propongo ai  tanti colleghi, che  come me sono a riposo,  di  rendersi  disponibili ad esprimere, per conto dei colleghi in servizio, eventuali  pareri  critici sui ministri Gelmini, Tremonti, Brunetta , sulle loro “riforme” e sulle loro disposizioni, sulla rovinosa  gestione  della Scuola   e dell’Università che gli stessi stanno conducendo.

            Scriveteci,  colleghi  dirigenti   e servitevi di noi!

            Vi garantiamo che ci faremo portavoci fedeli  dei vostri pareri e dei vostri giudizi, che resteranno, ovviamente, anonimi.

            Per ora metto a disposizione la mia e-mail, ma spero che tanti, come me in pensione, vorranno aderire .

            In attesa di tempi migliori.

                        Simonetta Salacone  già dirigente scolastica della scuola “Iqbal Masih” di Roma

                        simonettasalacone@libero.it

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